È nata la Repubblica italiana, storia di una foto iconica
È nata la Repubblica italiana, storia di una foto iconica

È nata la Repubblica italiana, storia di una foto iconica

Nell’effervescenza dei sentimenti che compongono la storia, ci sono istanti che si cristallizzano nel tempo. 

Un’immagine può raccogliere l’essenza di un’epoca e la proclamazione della Repubblica italiana è uno di questi momenti, eternato in una fotografia iconica.

Quel giorno, un’onda di patriottismo e speranza ha travolto l’Italia e una giovane donna che emerge da una copia de Il Corriere della Sera ha rappresentato il cuore pulsante di quella ondata.

Perché festeggiamo il 2 giugno

Il 2 giugno l’Italia festeggia la nascita della Repubblica, un evento che ha segnato la fine del regno dei Savoia e l’inizio di un’era nuova e promettente.

Prima pagina del Corriere della sera che proclama la nascita della Repubblica italiana
Prima pagina del Corriere della sera che proclama la nascita della Repubblica italiana

Questa data rappresenta il frutto di un lungo percorso di lotta e rinascita, che porta alla proclamazione della Repubblica nel 1946 a seguito di un referendum popolare dove gli italiani devono scegliere tra Repubblica e Monarchia.

L’esito del referendum a favore della Repubblica segna la svolta storica e apre la strada a un periodo di trasformazione radicale e di ricostruzione del paese devastato dalla guerra.

La storia di una foto iconica

Siamo nel 1946 a Milano.
La piazza si riempie di persone, gli italiani si riuniscono in strada per celebrare la loro identità nazionale.

Federico Patellani, fotoreporter, è in missione per il settimanale Il Tempo con il compito di scattare

“un’immagine che rappresenti, nella maniera più fedele possibile, la scelta del popolo italiano e la svolta epocale.”

Qual è la chiave di lettura per catturare l’essenza dei festeggiamenti?

In quel momento il fotografo ha un’illuminazione: il referendum Repubblica/Monarchia ha rappresentato non solo una scelta del popolo italiano, ma anche la prima volta in cui le donne possono votare.

La copertina del Tempo - credit Corriere.it

E lei è lì, una giovane donna, il viso illuminato di gioia e speranza, emerge da una copia del “Corriere della Sera” del 6 giugno 1946. Sul giornale, la scritta «È nata la Repubblica Italiana».

Una scena che segna il trionfo della democrazia: la Repubblica ed il suffragio universale.

L’immagine è vibrante di vita: la giovane donna, avvolta nelle pagine del giornale, sboccia come il fiore della speranza. Il suo sguardo, rivolto verso l’alto, è rivolto verso un futuro più luminoso.

L’immagine è talmente forte che non rappresenta solamente un documento storico, ma diventa simbolo di rinascita e rinnovamento, un sentimento che incarna lo spirito di un’intera nazione in un momento di grande cambiamento.

Chi è Federico Patellani

Federico Patellani, l’autore di questa foto, è uno dei maestri del fotogiornalismo italiano.

Federico Patellani foto di www.palazzorasponi2.com

Nato nel 1911, Patellani ha un occhio unico per catturare le emozioni umane ed i momenti storici.
Osservatore attento della realtà, le sue fotografie hanno raccontato la storia dell’Italia, dai campi di battaglia alle difficili ricostruzioni del dopoguerra.

Patellani è a Milano quel giorno, immerso nel cuore della folla festante.

Ha l’obiettivo di documentare quello che è un momento di grande importanza per la sua nazione.

Quando vede la giovane donna con il giornale, da navigato fotografo, riconosce immediatamente il potenziale simbolico della scena.

Scatta quella foto perché cattura un’emozione pura e genuina: la gioia di un popolo che ha finalmente raggiunto la libertà e la democrazia, la gioia di una donna che ha potuto partecipare attivamente a questo cambiamento epocale.

Chi è la donna ritratta nella foto

Per ben 70 anni il nome della donna ritratta nella foto è rimasto nell’oblio e Patellani non ne rivela mai l’identità.

Ma una foto così iconica non può rimanere anonima.

Siamo nel 2016, alla vigilia dei 70 anni della Repubblica italiana i giornalisti  di Medium Giorgio Lonardi e Mario Tedeschini Lalli si mettono alla ricerca della donna ritratta.

Una segnalazione anonima li indirizza sulla buona strada:

«Finalmente trovo il tempo affinché sia dato giusto onore alla figura sorridente che con il suo volto giovane sbuca dalla pagina del Corriere della Sera dal lontano 1946».

Il nome, Anna Iberti.

Anna Iberti

Anna Iberti è una giovane donna di 24 anni che lavora come impiegata dell’amministrazione dell’Avanti!, quotidiano del partito socialista dove conoscerà suo marito, il giornalista Franco Nasi.

Anna ha fatto le magistrali e per un breve periodo è stata anche insegnante.

Dopo il matrimonio lascia il lavoro e si dedica completamente alla cura della famiglia.

La storia di quello scatto è nota solo ad una ristrettissima cerchia di persone. Ce lo raccontano le figlie, Gabriella e Manuela che conservano ancora le stampe del servizio fotografico.

La vera storia della foto

Quel giorno Patellani incontra Anna. Non si sa altro di quell’incontro, se non che vengono realizzati ben 41 scatti oggi conservati nel Museo della Fotografia contemporanea di Cinisiello Balsamo.

I provini a contatto di quella giornata - credit: Corriere.it

Quei provini ci raccontano di una fotografia costruita, in un set improvvisato sulla terrazza del palazzo dove ha sede l’Avanti!, in via Senato 38 a Milano.

Anna è ritratta davanti a dei manifesti, in alcune immagini con il pugno alzato, in altre mentre legge il giornale.

L’immagine è stata attentamente pianificata, tuttavia questo non ne sminuisce l’impatto potente che, negli anni, si è perpetuato trasformandosi in un simbolo di un’Italia in rinascita, guardando con fiducia al futuro.

“È nata la Repubblica italiana”, una Repubblica a cui anche le donne possono contribuire.